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17 NOVEMBRE 2015
Partenza da Demonte.Il trasferimento ci lascia un po perplessi attraversiamo la pianura immersi nella nebbia e l'orizzonte non promette nulla di bello ma poco dopo i primi tornanti veniamo premiati da una bellissima giornata autunnale calda e soleggiata. Lasciamo l'auto nella piazza del mercato e torniamo indietro nel paese poco dopo la pasticceria sotto i portici svoltiamo a sinistra e saliamo su asfalto verso la borg. Perosa,poi la strada diventa sterrata con pendenza moderata, passando tra borg. abbandonate attraversiamo una magnifica faggeta e dopo alcuni tornanti raggiungiamo il colle Angelino. Proseguiamo ignorando il bivio a destra per Valloriate e tra larici e pini arriviamo ad un pianoro dove spunta magicamente la nostra cima. Ancora poche pedalate nella pineta con fondo sconnesso e pietroso ed arriviamo al colle Ortiga,qui finisce la sterrata e continuiamo su sentiero bici a spalla fino ad un pianoro poi qualche tratto in sella fino ad arrivare sotto la rocca dove abbandoniamo il sentiero per Rocca Pergo e saliamo a destra tra le rocce con bici a spalla fino alla nostra meta Rocca Radevil m.1980. Brevissima sosta per ammirare il bel panorama a 360 gradi,tanto da darci lo spunto di tentare la traversata sotto Rocca Pergo e raggiungere il lontano monte Prapiano. Scendiamo dalla cima fino a trovare il sentiero che con un lungo ed esposto diagonale erboso con qualche tratto in salita porta al monte Prapiano,avevamo stimato in un'ora per raggiungerlo ma causa una lunga pietraia poco sotto la Pergo siamo arrivati a Prapiano in circa un'ora e mezza. Di qui passando per il colle della Magnana in mezz'oretta si poteva raggiunge per cresta erbosa il monte Grum e il Bram ma visto l'ora decidiamo di scendere nei prati verso il gias Soprano del Saut che vediamo poco sotto di noi sul versante opposto. Qui inizia una discesa a dir poco spettacolare,un sentiero ben segnalato ma impegnativo al massimo disegnato per i Biker col la B maiuscola,inizialmente molto veloce e scorrevole poi poco sopra Rocca la Croce la musica cambia e qui si vedono i veri suonatori. La pendenza aumenta tornante dopo tornante,si scende in un orrido impervio devastato da slavine con rami alberi secchi e rocce,ogni tornante è una nuova avventura l'adrenalina sale guai a sbagliare il disegno del tornante, potrebbe costarci caro. Purtroppo come ogni bella discesa anche questa volge al termine ma rimarrà impressa nella nostra mente come una delle più belle di questa stagione. Giunti a Trinità quasi di notte non ci rimane che scendere a Demonte su asfalto chiudendo un bellissimo anello della val Stura