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1° giorno: Pomaretto,Lago Verde
km 43
ore mov. 7.40
disl.m. 3030
Partenza da Pomaretto.Puntuale come un orologio svizzero devo inseguire i miei compagni fino al bivio per conca Cialancia ,poi iniziamo la salita verso il lago Lausun,la giornata è splendida la salita la conosciamo tutti a memoria, il primo pezzo su asfalto poi su sterrata militare,con lunghi traversi con pendenza regolare fino ad arrivare a Conca Cialancia.Di qui si prende la bici a spalla e si risale mezzoretta fino al passo.Ora si scende in sella al ricovero Perrucchetti,poi si risale sul GTA 228 al colle Giulian, è un susseguirsi di saliscendi poco ciclabili,dal colle si continua sul versante della val Pellice passando per il passo di Dar Loup e Brard,ritornati sul versante di Praly risaliamo in bici ma perdiamo anche molta quota che poi ci toccherà risalire con bici a fianco quasi fino al colle della Guglia.Dal colle i primi metri li scendiamo bici a fianco poi in basso saliamo e in pochi minuti raggiungiamo il nostro primo rifugio Il Lago Verde e finiamo la giornata accumulando 3000 metri di dislivello.
2° giorno: Lago Verde,Colle Dell'Agnello
km 35
ore mov. 4.30
disl.m. 1700
Secondo giorno,ci aspetta subito la salita con portage al colle di Valpreveyre, mezzoretta di duro portage tra sfasciumi con qualche lingua di neve da attraversare. Dal colle scendiamo a sinistra un po a piedi un po in sella fino a trovare il bivio per il colle Bucie ,abbandoniamo le bici e risaliamo fino al colle e scendiamo alcuni metri fino al bivacco Soardi. Dopo un buon caffè ritorniamo alle bici e scendiamo verso Valpreveyre su di un bel sentiero erboso con qualche insidia nascosta !!!.Da Valperveyre prendiamo la pista di fondo e raggiungiamo le Roux poi su asfalto Abries. Risaliamo un paio di km in falsopiano su asfalto nel vallone di Guil passando per Ristolas fino a raggiungere l'Echap,qui inizia la lunga salita su sentiero al col Vieux,la maggior parte si fa spingendo la bici tranne a fianco dei laghi dove possiamo risalire in sella,siamo proprio sotto la Crete de la Taillante,un panorama che ci fa dimenticare la fatica della salita.Giunti al colle scendiamo fino alla statale per poi risalire fino al colle dell'Agnello poi su sentiero scendiamo al rifugio Agnel dove passiamo la seconda serata.
3° giorno:Colle dell'Agnello,Celliac
km 35
ore mov. 5.15
disl. m. 1700
Oggi ci aspetta un' altro bel tappone,appena il tempo di scaldarsi i muscoli tra i prati poi ci tocca spingere la bici quaranta minuti sulla pietraia fino al colle di Chamoussiere ai piedi del Pic di Caramantran,causa la lunghezza della tappa odierna abbiamo deciso di non salire sulla cima,prendiamo il sentiero a sinistra verso il colle San Veran poi una bellissima discesa fino al rifugio Cabane de la Blanche dove abbiamo consumato una magra colazione,peccato perché avevamo bisogno di molte calorie,ci aspettano 450 metri di portage fino a raggiungere il col de la Noire si parte dolcemente tra i prati poi alcune balze in pietraia fino ad arrivare all'ultimo strappo dove la pendenza diventa mostruosa e si fatica a stare in piedi. Giunti al colle dopo un meritato riposo scendiamo sul versante opposto qualche metro con bici a fianco poco dopo in sella verso il lago Noire poi discesa fino ad arrivare al sentiero che sale al col Longet,noi giriamo a destra e ci aspetta un magnifico luna park, un solo gettone per 13 km di discesa variegata. Arrivati a Maljasset ci aspetta un'altra tosta salita al col Tronchet alle prime case del paese sulla destra parte il sentiero,zero ciclabilità all'inizio anche molto ripido e pietroso poi salendo di quota diventa prativo e meno impegnativo la salita dura circa due ore,arrivati al colle ci godiamo il panorama poi discesa verso Ceillac anche questa molto lunga con alcuni tratti in pineta con tornanti tecnici poi su sterrata raggiungiamo il paese ed il rifugio Les Baladins.
4° giorno.Celliac,Le Roux
km 46
ore mov.4.50
disl.m. 1630
Quarta tappa,forse la meno dura del giro ma con qualche imprevisto indesiderato. Dopo una buona colazione ripartiamo alla volta del col Bramousse attraversiamo Ceillac ed andiamo a sinistra vero il cimitero ed una chiesa che vediamo da lontano poi svoltiamo a destra ei iniziamo la salita,primi metri su sterrata ripida poi continua su sentiero in pineta con una miriade di tornantini,che quando arrivi al colle ti verrebbe voglia di girare la bici e provarli in discesa ma forse oggi non è il caso. Dal colle si spinge nuovamente fino ad un dosso panoramico,di qui un bel sentiero quasi tutto ciclabile sale a tornanti alla crete des Chambrettes con lunghi traversi fino alla postazione telegrafica,uno dei posti piu' panoramici di tutto il giro. Scendiamo ora al col Fromage altra discesa spettacolare lunghi traversi su ghiaioni molto esposti con tornanti molto stretti da prendere con i guanti !!!.A col Fromage c'è un quadrivia noi continuiamo sulla destra verso il col pres Fromage,un lungo balcone diagonale tutto ciclabile inizialmente tra prati poi si attraversa un bel bosco fino ad arrivare al colle,di qui scendiamo a Molines en Queyras,poi in salita fino a Gaudissart e giù verso Prat Hauts ed è qui che poco prima del paese succede l'imprevisto uno di noi ha la bella idea di uscire di strada e demolire un cerchione ,cosi abbandoniamo l'idea di raggiungere Abries su sterrato,pero' bisogna trovare un cerchione di ricambio,a Molines nessun ciclista,scendiamo a Ville Vieille stesso discorso fortunatamente ad Aiguilles troviamo un'amico ciclista che ci rimette in pista.Proseguiamo ora sulla sterrata a fianco del campeggio fino ad Abries attraversiamo il paese e affrontiamo l'ultima fatica odierna ,un paio di km su asfalto con pendenza dolce fino a Roux dove pernottiamo al Chalet le Cassu.
5° giorno:LeRoux ,Pomaretto
km 44
ore mov. 5.15
disl.m. 1600
TOTALI
KM 203
ORE MOV. 27.30
DISL.M.9655
Ultimo giorno del tour,il tempo oggi è variabile partiamo subito in salita alcuni km su sterrato evitando il bivio a desta per il colle d'Abries poi arrivati in fondo al vallone prendiamo il sentiero che sale al col della Mayt la salita è tutta tra i prati occorre fare molta attenzione ai segni gialli che si trovano sulle rocce ed in alcuni casi qualche paletto rosso che ci facilitano l'orientamento. Impieghiamo circa due ore di portage a raggiungere il colle,la stanchezza comincia a farsi sentire ma nessuno molla la voglia di finire il tour è grande,scendiamo in bici verso la val Argentera senza andare fino in fondo al vallone ma sotto al casermone decidiamo di svoltare a destra e proseguire senza sentiero tra rododendri verso il rio ed arrivare sul sentiero di salita sopra l'alpe del gran Miol. Ora spingiamo nuovamente tra i prati fino a sotto al colle della Longia gli ultimi cento metri sono in pietraia abbastanza ripida occorre caricare la bici a spalla. Dal colle svoltiamo a destra e prendiamo la traccia sulla pietraia e con alcuni saliscendi ci porta al passo Frappier.Le salite sono finite ci aspetta solo più la lunga discesa verso Bou du Col. Una forte bufera di vento ci becca proprio sul colle e ci tocca scendere velocemente,attraversiamo ancora qualche lingua di neve poi una serie infinita di tornantini erbosi molto esposti ci fa perdere velocemente quota fino ad arrivare al bivio per il lago Verde,un tratto da fare con bici a fianco causa pietraia poi nuovamente in sella con qualche passaggio esposto fino ad arrivare a Bout du Col. Scendiamo sulla vecchia mulattiera approfittando ancora degli ultimi km di sterrato fino ai Pomieri poi ha ime ci tocca il biitume fino a Pomaretto chiudendo lo splendido TOUR DU QUEYRAS.
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