Gran Sassiere - muntanbici

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Gran Sassiere

MTB > 2015 > agosto


6 AGOSTO 2015

Gita i Savoia un po lungo il trasferimento ma ne vale sinceramente la pena la partenza in mtb è dal lago del Saut che si raggiunge poco dopo Val d'Isere fiancheggiando il lac du Chevril,e prendendo il bivio a destra subito dopo la galleria del Vilaret poi salire alcuni km fino ai piedi della diga. Qui inizia l'avventura, venti metri in sella poi è notte...subito un pendio erboso molto ripido da affrontare senza alcun tornante e si capisce subito cosa ci aspetterà,un traverso erboso con bici a fianco poi si arriva nelle rocce con un passaggio a 2700 metri abbastanza delicato. Continuiamo la salita alternando tratti un po più ripidi con altri meno sempre tra salti di roccia da fare con le dovute precauzioni. Giunti a 3100 saliamo in sella per una piccola discesa su di una cresta meravigliosa perdendo pero un po di quota,ora riprendiamo a salire tra le rocce per 200 metri per arrivare su di un colletto dove cominciamo ad affiancare il ghiacciaio e siamo a quota 3250,ora un lungo traverso a tratti ciclabili ci porta sotto l'ultima micidiale salita e siamo a quota 3400 due balze pietrose e raggiungiamo il muro finale,la cima sembra li ma mancano 250 metri e per noi saranno i più duri vuoi per la fatica  o per la quota, ma un tornante dopo l'altro tra sfasciumi all'altezza del naso riusciamo a raggiungere la cima 3750 m e conquistarci il diploma di “Sherpa”.Bellissimo panorama ovunque si guarda sotto noi il laghi e ghiacciai,all'orizzonte il Cervino il Bianco la gran Casse ,ecc ecc  splendidi ed emozionanti da queste quote. La discesa,che dire non è sicuramente banale ma molto tecnica d'altronde se siamo saliti fin qui e per provare qualcosa con un po tanto di adrenalina,il primo muro sembra impossibile quando lo guarderete da sotto ma ciclabile quasi più della metà (da gente con il manico), finito il muro potete anche provare per un pochino la variante ghiacciaio ma occhio ai crepacci !!! Ora la discesa  si fa quasi tutta in sella  a parte qualche passaggio delicato con salti di rocce da fare con con la bici a fianco,occhio a non farsi distrarre dai panorami potrebbe costarvi caro !!!Dopo un ultimo passaggio roccioso a piedi si entra nella prateria  e occorre prestare attenzione al sentiero perché è molto scavato e roccioso,nascondendo qualche insidia e sarebbe un peccato rischiare adesso che siamo arrivati in fondo. Che dire come descritto giro non banale da fare se si è veramente amanti dei paesaggi selvaggi alpini e del portage da effettuare solo in caso di bel tempo e in stagione estiva avanzata .Buona salita.


KM 14
ORE MOV 6
DISL.M. 1500



 
 
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